Caserta e provincia. Maltempo: nottata da incubo: tromba d’aria provoca seri danni un po’ ovunque
Molti hanno temuto il peggio quando, intorno alle tre della notte fra domenica 10 e lunedì 11 settembre, sono stati risvegliati dal fragore provocato da una violentissima tromba d’aria abbattutasi praticamente, in modo graduale, nell’intero territorio provinciale con tutta la sua virulenza. inasprita dalla grandine, in molti casi definita gigante, che, insieme alla pioggia violentissima e al forte vento, ha flagellato campagne e entri abitati, provocando danni ingenti, in molti casi ancora da valutare in tutta la loro entità.
Strade allagate, frane, smottamenti, coltivazioni rovinate, in particolare di vigneti e uliveti; voci di nuove scosse sismiche rimbalzano dal centro-nord Italia; fili svolazzanti, anche dell’alta tensione; auto ribaltate e uscite fuori strada; cornicioni e tegole crolate, anche su veicoli e passanti; scuole inagibi; alberi caduti, vetri infranti, veicoli danneggiati, black out elettrici, idrici e telefonici; insegne, tegole, infissi e perfino qualche addobbo festivo volato, in particolare a Marcianise ma ovunque ora si contano i danni; mentre solo pochi centri, come Castel Campagnano. dove peraltro sono in corso i festeggiamenti in onore della Madonna Addolorata, sembra che siano stati solo sfiorati dal vortice temporalesco.
Il tutto tenendo ben presente che, sebbene nella prima mattinata di lunedì in molte zone il peggio sembri ormai passato, l’allerta meteo lanciata dalla Protezione Civile regionale lascia temere ulteriori rigurgiti del maltempo, con forte vento e precipitazioni anche serissime in particolare per l’intera giornata di luned, ma non certo la massima allerta, con codice rosso, come pure tanti sostengono sul web…
Emergenza tanto grave che viene sconsigliato, per quanto possibile, di uscire a piedi, con auto e ogni altro mezzo, se non strettamente indispensabile, mentre le varie squadre di Protezione Civile si prodigano nei rispettivi territori di competenza per soccorrere persone in difficoltà, contribuire al ripristino della viabilità compromessa, in particolare in zone periferiche, e liberare le “vie d’acqua” intasate da detriti.
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