Caiazzo. Santa messa e tre giorni di mostra per ricordare Nino Marcuccio nel primo anniversario della morte
Sarà celebrata nel duomo alle ore 19 di giovedì 31 agosto una messa in suffragio del professore Giovanni Marcuccio (nella foto qui accanto), versatile artista notissimo anche per tante altre salienti prerogative che lo han visto spiccare per oltre mezzo secolo in vari comparti dello scibile umano, semplicemente con il diminutivo onomastico di “Nino”, scomparso proprio io 31 agosto 2016.
Ma ricordato soprattutto quale presidente, incomparabile, nei lustri più fulgidi, cioè “a cavallo” fra il secondo e il terzo millennio, della Pro Loco, sodalizio il cui attuale direttivo, capeggiato da Maria Grazia Fiore, oltre a intestare al compianto la sede caiatina, molto opportunamente, ha recepito e supportato con entusiasmo l’idea del locale fotoamatore Armando Porpora, che al nostro era particolarmente legato, di promuovere, nel primo anniversario del trapasso, una mostra collttiva fotografica, poi divenuta eterogenea, quale era la vocazione artistica del geniale Nino Marcuccio.
Fra il corposo materiale, anche letterario-poetico, prodotto dal versatile artista, però, saranno centinaia di foto di vari autori e una cinquantina di eccellenti dipinti, tutti realizzati dal professore, a deliziare lo sguardo dei visitatori, nella sede della Pro Loco e nel contiguo ambito del centro storico, fino al domenica 3 settembre.
Nella serata inaugurale di giovedì 31 agosto, invece, dopo la funzione liturgica, in piazza ex Verdi, sarà proiettato “Il Matrimonio com’era”, docu-film rievocativo delle tradizioni nuziali caiatine, ideato e diretto dal nostro, premiato da “Rizzoli Grandi Opere” quale migliore opera settoriale, preferita per la commemorazione, in quanto prettamente locale, al film “La strega di Frasso”, ugualmente diretto dal compianto avvalendosi, in buona sostanza, di personaggi caiatini, ma imperniato anche nel comprensorio sannita e in particolare, come può evincersi dallo stesso titolo, su Frasso Telesino.
Occasioni da non perdere, per i tantissimi amici, estimatori e semplici conoscenti, anche per ritrovarsi a scambiare aneddoti legati alla figura e alla vita del caiatino forse più ammirato degli ultimi lustri, anche per limpidità morale nella gestione politica della “res publica”, a quanto si è potuto evincere anche dalle considerazioni e commenti pubblicati post mortem sul profilo Facebook del compianto, creato da una nipotina e opportunamente tenuto in vita dalle figlie Ersilia, Lucia, Ivania, che continuano a vivere nella sua orbita, prodigandosi in vari comparti socio-culturali particolarmente cari al compianto genitore, soprattutto (ma non solo) nell’ambito di varie associazioni “Pro Loco”, anche dell’Oltrepò.
(News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web© Diritti riservati all’autore)