Piana M.Verna. Biodigestore: il Comune dice ‘no’ al nuovo ‘mostro’ previsto in zona Gradilli
Contrariamente ad altri Comuni limitrofi, per ora fermi alle chiacchiere come nel caso di Caiazzo, dove addirittura recentemente il Consiglio comunale si è riunito senza neanche accennare l’argomento, la civica amministrazione pianese si dimostra come sempre attenta e pronta a recepire le problematiche che assillano i cittadini e in particolare la programmata costruzione nei pressi del Palamaggiò, ma in territorio comunale casertano, di un enorme biodigestore che, a quanto trapelato, farebbe arrivare nelle casse comunali casertane ingenti somme a titolo di ristoro danni ambientali effettivamente patite dalla popolazione di altri Comuni ma non certo di quanti risiedono nel centro di Caserta.
Non ha esitato infatti il residente del civico consesso pianese, Stefano Lombardi, d’intesa col sindaco Giustino Castellano, a proporre e ottenere dal parlamentino il voto corale degli astanti su un documento di dura condanna e protesta, di seguito riportato per sommi capi.
Oggetto: REALIZZAZIONE DA PARTE DEL COMUNE DI CASERTA DI UN IMPIANTO PER IL TRATTAMENTO BIOLOGICO DEI RIFIUTI ORGANICI – POSSIBILITA’ LOCALIZZAZIONE IN ZONA GRADILLI: PROTESTA.
Premesso:
– Che la Giunta Comunale di Caserta, con deliberazione n. 112 del 30 giugno 2017, dichiarata immediatamente eseguibile e pubblicata all’albo pretorio on line in pari data, ha approvato lo studio di fattibilità e progetto preliminare di un impianto per il trattamento di rifiuto umido/organico, prevedendo la possibilità di una concreta localizzazione dello stesso in zona Gradilli, in alternativa a quella precedentemente individuata dallo stesso Comune in zona ASI/Lo Uttaro;
– Che l’Amministrazione Comunale ha avuto sempre tra i propri obiettivi primari la valorizzazione del proprio territorio, difendendolo e tutelandolo da eventuali fonti di inquinamento e da tentativi di insediamento di strutture il cui impatto ambientale ed ecologico potrebbe risultare dannosissimo, trasformando la nostra piana del Volturno, che tanti ci invidiano, in un luogo di insediamento di impianti e strutture che altre Amministrazioni hanno rifiutato o che tentano di localizzare lontano dai propri centri abitati, in zone limitrofe al Comune di Piana di Monte Verna;
– Che tale principio è stato cristallizzato anche nell’art. 3 – c. 4- del vigente Statuto Comunale, ove è testualmente riportato: “All’interno del territorio del comune di Piana di Monte Verna non è consentito, per quanto attiene alle attribuzioni del comune in materia, l’insediamento di centrali nucleari né lo stazionamento o il transito di ordigni bellici nucleari e scorie radioattive, nonché l’installazione di cavidotti e/o antenne ad alta potenzialità di inquinamento magnetico. Sono altresì vietate attività estrattive nelle zone ricadenti nell’ambito della Comunità Montana.”;
Che in più occasioni sono stati adottati atti di salvaguardia ambientale e paesaggistica dal Consiglio Comunale, sia quale misura preventiva generale che in occasione di concrete minacce di aggressione ambientale e paesaggistica del territorio, quali: apertura di cave di inerti calcarei ed affini, emungimenti di acque dalle falde naturali, inquinamento elettromagnetico, localizzazione di inceneritore rifiuti (Gradilli), impianto di compostaggio;
Che la difesa del territorio contro ogni tipo di insediamento inquinante o, comunque, contrario alla vocazione di sviluppo della valle del Volturno è stata da tempo sostenuta anche dagli altri Comuni che si affacciano nella valle medesima;
Considerato che:
la localizzazione dell’impianto di trattamento di rifiuto organico in zona Gradilli potrebbe comportare seri rischi per l’intero territorio della suddetta Valle e della popolazione che in essa vive, soprattutto per quanti hanno ivi dislocate le proprie attività agricole e di allevamento;
l’impianto progettato, infatti, oltre a trovarsi ai confini di terreni sottoposti a vincoli idrogeologici e paesaggistici, potrebbe comportare seri pericoli di inquinamento dei pozzi di captazione realizzati nella zona per l’emungimento di acqua potabile destinate alle Province di Napoli e Caserta.
Inoltre, corre l’obbligo di evidenziare che:
-tutta la valle del Volturno è costituita da fondi agricoli ad alto contenuto produttivo ed irriguo, con presenza di macro e micro aziende agricole, che trovano nella coltivazione dei terreni e nell’allevamento di animali da latte o da carne la loro unica fonte di reddito;
-non distante dalla zona Gradilli, in località Fagianeria (Comune di Piana di Monte Verna) insistono grosse realtà ed insediamenti agricoli e produttivi, quali la Società Parmalat, la Società Cirio, la Società Novamont;
-gravemente compromessa sarebbe anche, dal punto di vista ambientale e paesaggistico, tutta la zona della Piana del Volturno, in cui confluiscono i Comuni di Piana di Monte Verna, Caiazzo, Castel Campagnano, Castel Morrone e Limatola, area naturalmente e potenzialmente vocata a tutt’altro tipo di attività ed iniziative, in direzione della valorizzazione delle risorse naturali, culturali e tradizionali del luogo;
-nella stagione invernale la zona è soggetta a nebbia di non facile dissolvimento, per cui, eventuali emissioni prodotte dall’impianto in parola non riusciranno a disperdersi agevolmente, determinando il triste fenomeno delle piogge acide, con devastanti effetti sull’ambiente.
L’eventuale localizzazione dell’impianto da parte del Comune di Caserta, infine, dimostra la mancata ponderazione delle caratteristiche geomorfologiche del territorio e delle criticità cui andrebbero incontro i Comuni, particolarmente Piana di Monte Verna, qualora si concretizzasse tale scelta, non escludendo la possibilità di eventuali danni non solo all’ambiente ma anche al tessuto economico dell’intera vallata.
Ultima, ma non all’ultimo posto, la verosimile preoccupazione che la scelta di localizzare in detto sito il più volte citato impianto di trattamento possa creare seri e gravi problemi di ordine pubblico e disordini sociali tra le popolazioni interessate;
Uditi i seguenti interventi:
Il Presidente del Consiglio ritiene doveroso aderire alle battaglie ambientali a tutela del territorio che ci identifica come parte sana della provincia per la vocazione che ci caratterizza. Questo, a prescindere dalle bandiere politiche.
Il Sindaco dà lettura della deliberazione per rendere palesi le motivazioni dell’opposizione a questa scelta, a beneficio del pubblico presente in aula e proveniente da Castel Morrone.
Il Comune di Caserta aveva avviato percorsi di fattibilità di altra natura. Qui abbiamo un territorio fragile, in quanto a ridosso del fiume e sottoposto a vincoli paesaggistici; abbiamo piccole e medie imprese (Cirio, Parmalat e Novamont) con una sola strada di accesso al paese.
Le voci apparse sul “Mattino”, avverso le quali il sottoscritto aveva contattato la giornalista autrice dell’articolo, si sono concretizzate nell’adozione della delibera della Giunta Comunale di Caserta n. 112 del 30.6.2017 ed i sindaci dei Comuni limitrofi hanno manifestato l’intenzione di aderire all’iniziativa promossa da questo Comune, formalizzando tale dissenso in seno ai rispettivi Consigli Comunali.
Il Consigliere Mongillo si associa e dichiara che, pur essendo favorevole all’impianto per il ridotto impatto ambientale, tuttavia è possibile che esso possa costituire un potenziale rischio per l’inquinamento.
Invita il Segretario Comunale a verificare se, ai sensi degli artt. 7 – 8 e 12 della Legge Regionale della Campania n. 14/2016, la competenza alla localizzazione di tale impianto non fosse di competenza dell’ATO.
Ciò in quanto trattasi di un impianto di smaltimento di 40.000 tonnellate di rifiuti provenienti da quindici Comuni diversi e quindi da un territorio configurabile come area vasta.
Peraltro, in questi Comuni ci sono ben sette aree ASI in cui potrebbero essere localizzati impianti del genere.
Il Sindaco si associa e rappresenta che potrebbe essere utile proporre ricorso congiunto con altri Comuni e seguire tutti i canali istituzionali per la protesta.
Il Consigliere Mongillo preannuncia l’appoggio di Legambiente nazionale, regionale e provinciale.
Il Sindaco preannuncia che la delibera verrà trasmessa alle Autorità competenti.
Il Consigliere Santabarbara ringrazia il pubblico di Castel Morrone e rappresenta che oltre all’ubicazione dell’impianto, considerata la vicinanza del fiume, bisognerebbe interessare l’Autorità di Bacino, in quanto trattasi di tipologie di impianti che possono comportare inquinamento ambientale, dannoso per le attività produttive e per la popolazione.
Rappresenta che già sono in corso inviti a non acquistare prodotti agricoli a seguito dell’’incendio nella sede della ex Ilside.
Questo distrugge la zona anche economicamente e l’Ente farà tutto il possibile per salvaguardare le attività economiche del territorio. Rinnova i ringraziamenti alla sensibilità dei presenti in rappresentanza del Comune di Castel Morrone .
Il Sindaco informa il Consiglio che sulla questione impianto ex Ilside ha ricevuto l’invito del Comune di Caiazzo a porre in essere iniziative condivise, ma, al momento, non ha esisti e si è in attesa di una deliberazione da parte di tutti gli Enti Interessati, che verrà trasmessa anche al Sindaco di Castel Morrone, come d’accordo.
Tutto quanto premesso ed argomentato,
Ritenuto dover esprimere viva protesta per la scelta da parte del Comune di Caserta di localizzare l’impianto per il trattamento di rifiuto umido/organico in zona Gradilli;
Acquisito il solo parere di regolarità tecnica, considerato che il presente atto non necessita di quello contabile, non comportando alcuna spesa a carico dell’Ente;
A voti unanimi , espressi nei modi e termini di legge;
Per le motivazioni in premessa indicate, che qui si intendono integralmente riportate ed approvate,
DELIBERA
1) Di esprimere il proprio dissenso e la propria ferma e risoluta protesta contro la localizzazione dell’ impianto per il trattamento di rifiuto umido/organico in zona Gradilli, richiamando quanto espresso nella parte narrativa, che qui si intende trascritto e riportato.
2) Di proporre formale opposizione avverso la delibera di Giunta Comunale del Comune di Caserta n. 112 del 30.06.2017, con la quale è stata prevista la possibilità di insediare l’impianto per il trattamento del rifiuto organico in località Gradilli, per i motivi esposti in narrativa, invitando, al contempo, lo stesso Comune ad individuare altro sito per l’insediamento di che trattasi, avendo di mira l’interesse superiore delle Comunità locali, della tutela dell’Ambiente e del Paesaggio.
3) Di dare mandato al Sindaco pro-tempore di attivare ed intraprendere ogni utile, legittima iniziativa finalizzata alla diversa localizzazione dell’impianto più volte citato, al fine della tutela delle risorse economiche, ambientali e paesaggistiche della Piana del Volturno e dell’intero territorio comunale.
4) Trasmettere il presente atto, al fine di sollecitare la loro sensibilizzazione al caso esposto a: Regione, Amministrazione Provinciale , Comune di Caserta, S.E. il Prefetto della Provincia di Caserta, Comuni Limitrofi, Associazioni locali, provinciali e regionali di ogni ordine e tipo.
Con separata votazione, anch’ essa resa per alzata di mano, nei modi e termini di legge, il presente atto viene reso immediatamente eseguibile.
Cliccare sulla foto per scaricare la delibera del Comune di Piana di Monte Verna
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