Caiazzo. Ragazza investita sui passaggi pedonali. D’Andrea ammonisce: ‘investire’ si, ma in prevenzione
“Gioca” con il doppio senso del vocabolo investimento il responsabile dell’associazione ambientalista “Fare Verde”, Giovanni D’Andrea (nella foto in basso a destra), per stigmatizzare una situazione che avrebbe potuto e tuttora potrebbe provocare danni serissimi ai pedoni che si trovano ad attraversare la strada più trafficata del centro caiatino, cioè via Cattabeni, soprattutto in determinate fasce orarie in cui, com’è noto, a causa del sole radente, è arduo se non addirittura impossibile notare eventuali sagome che attraversano il manto stradale e men che meno dei passaggi pedonali consunti e logori, perché evidentemente poco curati, per usare un eufemismo, da parte dei soggetti a ciò espressamente preposti.
Prodromo essenziale, volendo essere costruttivi, alla scarna cronaca dell’incidente verificatosi nella prima mattinata di lunedì 17 luglio in via Cattabeni, dove una ragazza è stata investita sulle strisce pedonali prossime all’incrocio per il rione Garibaldi (nella foto in alto a sinistra), ove la malcapitata pare che avesse appena parcheggiato la propria auto per dirigersi verso un negozio dove da pochi giorni fungeva da commessa e che quindi avrebbe dovuto aprire.
Investita da un’utilitaria proveniente da Caserta e diretta verso la coppa rotatoria, per fortuna a velocità moderata, il conducente della quale, un maturo signore che viaggiava in compagnia della consorte, pare diretto verso una struttura ricreativa del comprensorio, dopo l’impatto, prestati i primi soccorsi alla giovane insieme ad alcuni astanti, avrebbe candidamente ammesso di non aver visto affatto, proprio a causa del sole, effettivamente radente a quell’ora, né la ragazza, peraltro minuta, né tampoco il passaggio pedonale sul quale la ragazza è caduta dopo l’investimento, lamentando forti dolori, in particolare a una spalla.
Inevitabile il trasporto al pronto soccorso dell’ospedale civile di Piedimonte Matese da parte dell’ambulanza del 118, pare intervenuta non proprio tempestivamente dalla pur vicina postazione locale di via Roma, pare dopo che gli agenti della polizia municipale avessero già esperito un sopralluogo, preoccupandosi, una volta spostata la ragazza sul più sicuro marciapiedi, in attesa dell’autolettiga, di far confluire il traffico veicolare che in pochi minuti sembrava già “impazzito”.
Grazie al cielo dopo qualche ora di degenza precauzionale, adeguatamente medicata, la giovane è stata dimessa con lieve prognosi, ma la circostanza induce Giovanni D’Andrea a invocare dai preposti maggiore attenzione per la viabilità urbana anche considerando che la legge impone di destinare proprio al suo constante miglioramento il 50% dei proventi da sanzioni comminate per violazioni al codice stradale.
Essendo noto che quando il sole è quasi “radente”, all’alba come al tramonto, secondo D’Andrea sarebbe necessaria l’apposizione, a debita distanza, di segnaletica luminosa intermittente, ideale per preavvisare l’incombente presenza di (uno o più) passaggi pedonali e scongiurare quindi ogni temibile sinistro, inducendo gli automobilisti alla massima prudenza proprio per la specifica evenienza.
Ausilio, peraltro, ben noto alla polizia locale che già da tempo ne ha imposto l’adozione nei pressi delle scuole medie.
Occasione propizia anche per indurci a proporre un nuovo “adagio-monitore”, sulla falsariga di altri ben sperimentati: sole radente, pericolo incombente!
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