Caiazzo. Deltaplano si schianta nell’area ricreativa di ‘Pegaso’: morto il 43enne Angelo Moone
Tragica fine per l’imprenditore quarantatreenne caiatino Angelo Mone, morto probabilmente sul colpo 
quando, per cause in corso di accertamento, nella mattinata di domenica 9 luglio 2017 è andato a schiantasi nei pressi del noto ristorante Pegaso, fra le località Cesarano e Pantaniello di Caiazzo, il deltaplano con il quale poco prima era decollato dal campo di volo “Rains Club” ubicato nel contiguo territorio della vicina Piana di Monte Verna e forse per questo inizialmente scambiato per “ultraleggero” da quanti si erano prontamente allarmati, e avrebbero quindi assistito al tragico schianto, avendo notato che il velivolo procedeva a bassissima quota.
Prontamente allertati da alcuni testimoni oculari e pare anche da un conoscente della vittima, che avrebbe addirittura riconosciuto alcuni frammenti del suo veicolo, poco dopo sul posto sono giunti i carabinieri della vicina stazione caiatina, i loro colleghi del Pronto Intervento casertano, i vigili del fuoco, nonché un’ambulanza del 118 ma purtroppo gli operatori sanitari hanno solo potuto constatare il decesso del giovane quanto valente pilota, presumibilmente avvenuto contestualmente allo schianto a causa del violentissimo impatto con il terreno.
Un proscenio straziante soprattutto per i genitori dell’uomo, prontamente accorsi appena avvertiti, peraltro chiamati a riconoscere il corpo esanime dell’adorato figlio, mentre altri militari si prodigavano per acquisire ogni possibile elemento probatorio dai numerosi presenti oltre che per avvertire il magistrato di turno.
La ferale notizia, subito divulgata sommariamente dall’agenzia “Ansa” e con qualche inesattezza da altre testate nazionali, si è lestamente propagata nell’intero comprensorio, dove Angelo Mone era molto conosciuto e stimato, come confermato dallo stesso sindaco di Caiazzo, Tommaso Sgueglia, letteralmente sconvolto dalla tragedia.
Per acclarare la dinamica esatta dell’incidente, il magistrato inquirente non ha esitato a disporre il sequestro del relitto e della stessa salma, affinché sia effettuata una perizia meccanica sul velivolo e l’esame autoptico sul corpo straziato, prontamente trasferito presso il laboratorio di medicina legale del nosocomio casertano.
Dall’esito di tali esami potranno essere confermati o esclusi eventuali malori o problemi tecnici, apparendo improbabili, secondo gli inquirenti, altre piste poiché le condizioni climatiche erano ideali per siffatti voli e, soprattutto, il compianto era considerato un pilota molto esperto.
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