Squille. Martedì pomeriggio i funerali di Paolo Tebano, travolto e schiacciato dal trattore che stava manovrando
Toccherà al parroco don Massimiliano Giannico trovare nella preghiera parole di conforto per i familiari e soprattutto per la compagna di Paolo Tebano, il quarantanovenne di Squille, amena frazione di Castel Campagnano, morto tragicamente nel pomeriggio di lunedì 22 maggio in seguito al ribaltamento del trattore con quale, come tante altre volte, l’uomo stava rimuovendo l’erba da un terreno scosceso ubicato lungo la provinciale per Caiazzo, nel pressi del noto parco “Selvanova”.
Riconosciuta l’ineluttabilità dell’evento, dopo attento esame della sua dinamica, infatti, il magistrato di turno ha ritenuto superfluo sottoporre a qualunque esame la già straziata salma del compianto, disponendone l’immediata riconsegna ai familiari che, pertanto, hanno potuto concordare con il sacerdote la celebrazione del rito funebre per le ore 16 di martedì 23 maggio nella chiesa parrocchiale della frazione, ove pertanto tutti si ritroveranno per tributare l’estremo saluto all’uomo, che da qualche tempo lavorava presso il noto centro di riabilitazione neuro-motoria “L’Oasi”, ubicato a un tiro di schioppo dal maledetto punto in cui, poco dopo le ore 15 di lunedì, si è verificato il tragico, ennesimo incidente lavorativo mortale.
Stima e affetto per il compianto sono comprovati anche dalle tantissime considerazioni espresse attraverso i social, in particolare tramite Facebook, da quanti avevano avuto modo di conoscere e, appunto, apprezzare l’uomo, sempre pronto e disponibile gratuitamente nei confronti di chiunque gli avesse chiesto un aiuto nell’ambito delle proprie competenze, in particolare alla guida del grosso mezzo agricolo, dal quale, in seguito a ribaltamento, nel pomeriggio di lunedì 22 maggio, è rimasto ineluttabilmente schiacciato.
Vano si è rivelato quindi anche lo strenuo, sovrumano sforzo di quanti, senza esitare, sono accorsi dai vicini fondi in soccorso dell’uomo, riuscendo addirittura a sollevare il voluminoso mezzo agricolo, liberando il corpo dell’uomo, ormai dilaniato al punto che il suo cuore ha cessato di battere ancor prima che, dal vicino presidio di Caiazzo, giungesse l’autoambulanza del 118 con a bordo gli operatori sanitari, i quali hanno solo potuto constatare il decesso del quarantanovenne, mentre i Carabinieri, intervenuti altrettanto prontamente, hanno proceduto alle varie incombenze di loro competenza.
Nel triste frangente la redazione si associa al cordoglio dei familiari e dell’intera comunità di Squille, letteralmente sconcerta, con in testa il sindaco Giuseppe Di Sorbo.
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