Caiazzo e dintorni. Posta non recapitata: utenti disperati si appellano al sindaco… di Ruviano
Spettabille redazione, nonostante la pubblicazione di una lettera con cui altri lettori lamentavano la mancata consegna della posta, la situazione è purtroppo peggiorata in quanto, dopo la successiva consegna di decine di bollette, quasi tutte scadute, il problema si è riproposto forse ancora più gravemente perché, se finora la posta arrivava “solo” in ritardo, adesso non abbiamo proprio ricevuto neanche quella che aspettiamo da mesi, tanto che a molti sono giunti, per raccomandata, solleciti di pagamento, spesso anche in modo minaccioso.
Questo dimostrerebbe che ora non si tratta solo di ritardato recapito, ma probabilmente distruzione della corrispondenza, che altrimenti ora dovrebbe giacere da qualche parte, accumulandosi sempre di più, il che aggrava il problema e rende sempre più difficile la soluzione.
In tutti i casi si tratterebbe di un reato perpetrato in danno di noialtri, che nessuno difende, se non con qualche timida richiesta di sollecito da parte di qualche sindaco, come nel caso dell’ultimo incontro alla Provincia, che evidentemente non è servito proprio a niente.
O meglio è stata solo una presa in giro di quelli che dovrebbero essere i nostri autorevoli rappresentanti da parte dei vari preposti postali.
Il tutto nonostante l’ente Poste Italiane paga profumatamente i manager proprio perché ottimizzino le risorse che invece vengono sprecate.
Questo però non significa che dobbiamo rassegnarci ma tutt’altro dobbiamo sollecitare l’intervento di qualcuno coraggioso, capace e tenace.
E chi se non il sindaco… di Ruviano, che già ha dimostrato quanto vale non solo con la vicenda, attualissima, della Caserma Carabinieri e forse ben presto anche quella della Finanza, se è vero che lo stesso ha già messo a disposizione gratuita le necessarie strutture, ma anche con l’ufficio postale di Alvignanello, una delle poche frazioni italiane che non lo ha perduto, come invece è successo in tutto il mandamento, cioè a Villa Santa Croce (Piana di Monte Verna), come a Squille (Castel Campagnano) ed ancor prima a San Giovanni e Paolo (Caiazzo).
Un motivo certo deve esserci e, senza scendere nei dettagli, possiamo solo dire che il sindaco di Ruviano, paese che fra l’altro ha proprio cambiato faccia, è stato molto lungimirante, non certo come altri amministratori, vedi Caiazzo, che all’epoca si sono fatti infinocchiare.
Per questo facciamo appello al signor Roberto Cusano affinché dimostri ancora una volta che non è il titolo (cioè la scartoffia) a fare l’uomo, ma piuttosto il contrario: se c’è stato e tuttora si perpetua un reato ai danni della collettività forse solo lui può intraprendere le vie giudiziarie e denunciare il tutto alla Magistratura?
Altrimenti non resta che rassegnarci e magari prepararci al distacco delle varie utenze, considerato che altre bollette sono in arrivo…
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