Limatola. 118, novella ‘araba fenice’? chi l’ha declassato, ‘or non lo dice’!?
Il dottor Picker dia chiarimenti a proposito delle “dimenticanze“ sul 118 del Sannio.
Il Comitato Sanità Campania apprende dalla stampa che il Direttore Generale della ASL di Benevento ha dichiarato che sul servizio 118 “nessuno ha mai sollevato questioni”.
Esprimiamo viva preoccupazione per simili affermazioni a fronte di provvedimenti formali nei quali invece leggiamo l’evidente obiettivo di depotenziare il servizio di Emergenza sul territorio della Provincia di Benevento.
Il dottor Picker forse dimentica che a Gennaio del 2016 ha disposto il provvedimento con cui ha demedicalizzato nelle ore notturne il 118 del SAUT di Limatola.
E non dice che revocò questo provvedimento dopo pochi giorni solo a seguito di veementi contestazioni pubbliche, di cui si può avere facile contezza scorrendo portali e carta stampata di quei giorni!
Proprio per tale ragione, del resto, l’azienda sanitaria venne già all’epoca diffidata da Federconsumatori Campania.
E’ quindi una verità che il manager fin dai primi giorni del suo insediamento è stato contestato pubblicamente da cittadini, Sindaci, Sindacati ed Associazioni per le decisioni assunte in materia di organizzazione del servizio di Emergenza “118”.
L’intento di predisporre la de-medicalizzazione del servizio lo ritroviamo appena qualche mese dopo, cioè quando il dottor Picker dispone il provvedimento con cui elimina la pronta disponibilità dal servizio 118.
Anche in questo caso vi sono “questioni mai sollevate”?
Ricordiamo invece che vi sono state dure opposizioni di Associazioni e Sindacati, che hanno proclamato finanche lo stato di agitazione per garantire la presenza del medico nei casi di necessità, utilizzando l’istituto della pronta disponibilità, come diffusamente avviene nel 118 delle AA.SS.LL. della Regione Campania e di tutt’Italia.
Con l’eliminazione della pronta disponibilità infatti si sono verificati interventi con ambulanze senza medici a bordo, divenuti oltretutto di pubblico dominio. Questi sono i fatti!
E’ possibile che il Direttore Generale non sia stato adeguatamente informato sugli interventi effettuati senza medico a bordo delle ambulanze e che non abbia letto le comunicazioni dei Sindacati o la pubblica denuncia divulgata ampiamente sugli organi d’informazione?
Ci pare però strano poiché a quanto pare sa bene come rilasciare interviste agli stessi organi d’informazione.
Il dottor Picker dimostra scarsa informazione anche sui prolungamenti orari di 18 e 24 ore cui i medici sono stati costretti ad effettuare per non lasciare scoperto il servizio.
La responsabilità di tali storture investe anche il Responsabile della Centrale Operativa che sembra non tener conto che il malfunzionamento del sistema di trasporto rientra tra gli eventi sentinella individuati dal Ministero per una corretta valutazione del servizio in termini di costi sociali e di risk management.
Ci chiediamo allora come si possa affermare che “tutte le ipotesi di ambulanza senza medico a bordo sono destituite di fondamento”.
Ciò, al contrario, rappresenterà una diretta e stabile conseguenza delle scelte operate.
E siccome i privati possono partecipare alla rete dell’emergenza solo con ambulanze di tipo “B”, finalizzate di per sé a soccorsi secondari, come Comitato Sanità Campania ci batteremo ad ogni livello contro un chiaro disegno preordinato alla de-medicalizzazione del 118, che punta sempre più ad aprire la porte favorire il profitto del privato tagliando sulla qualità delle prestazioni.
Né è accettabile che il Direttore parli di “risparmiare soldi pubblici” quando si tratta del 118, e quindi di garantire i Livelli Essenziali di Assistenza dovuti per legge ai cittadini!
Saremo grati al dottor Picker per spiegazioni “chiare“ e corredate da numeri precisi piuttosto che da enunciazioni.
(Avv. Carlo Spirito – Comitato Sanità Campania – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)