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Castel Campagnano. Murale al vetriolo della minoranza: il Comune sta per fallire?

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É supportato da dati e soprattutto cifre che non si possono immaginare inventate di sana pianta i
l nuovo murale (che, come altri, i soliti ig-noti hanno fatto scomparire dalle bacheche ove era stato affisso nel week end) con cui il gruppo consiliare di minoranza capeggiato dall’ex sindaco Nicola Campagnano
(a destra nella foto), ringalluzzito con l’avvicinarsi della primavera, spara a zero contro la maggioranza guidata dal sindaco Giuseppe Di Sorbo (a sinistra nella foto), denunciando fatti e circostanze gravissime per le quali ora s’invocano, per un “rigurgito di orgoglio”,  le dimissioni:

IL FALLIMENTO

Ci siamo arrivati. Il dissesto è servito. Il tempo dei magheggi per nascondere la verità è finito.

L’ufficio economico finanziario, con nota n. 6608 del 02/12/2016, ha notificato ufficialmente all’Amministrazione un buco di circa 650.000,00 euro maturato negli ultimi tempi.

La responsabilità di Di Sorbo e compagni è assoluta e ogni tentativo di discolpa sarebbe ridicolo e fatto di menzogne. Purtroppo non è tutto.

Non viene menzionato il ripiano della passività del consorzio idrico, né i disavanzi degli ultimi bilanci, né qualche altra pendenza non ancora definita e che, probabilmente, porteranno il debito verso il milione di curo.

Meno male che la Minoranza o meglio il Dott. Campagnano il buco lo temeva solo nella sua testa!

Ma per dirla tutta dobbiamo ricordaci che Di Sorbo ci ha già condannati a pagare da tre anni un mutuo per un debito di altri 550.000.00 curo.

Riassumendo Di Sorbo e compagni hanno prodotto in dieci anni un debito che si sta avvicinando a un 1.500.000,00 di curo (tutto
documentato).

MA COSA HANNO FATTO?

II cimitero rimane una assoluta vergogna, le scuole versano in totale abbandono, l’isola ecologica sta marcendo, la villa comunale inutilizzata, Palazzo Aldi incompiuto, le strade sono tutte rotte, la rete idrica è al collasso, il rifacimento delle facciate e la messa in sicurezza degli edifici un miraggio per tutti, il sostegno al territorio e ad iniziative produttive inesistente, il ponte è stato cancellato anni, con decisione incomprensibile e poca trasparente, delegato a Melizzano.

Le tasse sono al massimo, la fuga dei cittadini sempre più preoccupante, quella degli scolari avvilente, le situazioni di disagio sociale abbandonate a loro stesse, gli stipendi ai dipendenti a singhiozzo e…

Meglio fermarsi perché dovremmo raccontare di tutte le occasioni perse e della totale assenza di programmazione per il futuro.

Dovremmo rammentare quel comportamento folle per cui importanti finanziamenti già assegnati al comune su iniziative delle precedenti amministrazioni sono stai persi.

Parliamo di circa nove milioni di euro e di 13 opere non realizzate compreso il ponte, palazzo Aldi e le scuole.

Il senso di depressione è devastante e una mente normale viene assalita da interrogativi angoscianti.

Ci sarà rimasto un angolino di cervello per avvertire il senso di vergogna?

Alberga ancora in loro un barlume di pudore e uri minimo di lucidità per percepire la rabbia, lo sdegno e il disprezzo, vissuti con compostezza e dignità ma anche con indefinibile sofferenza dalla comunità?

Un briciolo di consapevolezza di cosa significhi l’interesse pubblico ce l’hanno?

Temiamo di no. Troppa presuntuosa autoreferenzialità, meschini interessi di parte, incapacità o impossibilità di critica interna li faranno restare incollati alle loro poltrone a fare danno.

Ma ha un senso continuare per essere poi ricordati come quelli che hanno dato vita alle peggiori amministrazioni del dopoguerra?

E coloro che, consapevoli di tali limiti, per ragioni poco giustificabili, li hanno aiutati a vincere, la sera dormono tranquilli?

Tutti questi fallimenti non travolgono amebe le loro vite, le loro aspettative e il loro futuro?

Noi ci auguriamo che loro vogliono e possono riscattarsi chiedendo il conto.

Li invitiamo a farlo! Li invitiamo a farlo unendosi al nostro appello.

Signor SINDACO e AMMINISTRATORI avete sbagliato tanto anzi troppo. 

Abbiate l’umiltà di prenderne atto e non perseverate.

Lasciate a questa comunità almeno la speranza di poter uscire dal coma in cui l’avete fatta precipitare.

Sapete bene che questa è la voce della stragrande maggioranza dei cittadini anche di quelli a cui ragioni di opportunismo consigliano il silenzio.

FATE L’UNICA COSA UTILE CHE ANCORA POTETE FARE: RASSEGNATE LE DIMISSIONI – IL GRUPPO DI MINORANZA.

Cliccare su una delle foto per scaricare il testo integrale del manifesto

(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

 

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