Caiazzo. Stazione Carabinieri: Giaquinto ‘bacchetta’ il sindaco ma gli propone la soluzione
Tempo galantuomo per l’ex sindaco Stefano Giaquinto che dopo un anno ‘smaschera’il successore ed attuale sindaco Tommaso Sgueglia riproponendo, proprio ora che la permanenza nella città cosiddetta “buonviverina” della stazione Carabinieri è legata a un esile filo, delle “rassicurazioni” fornite alla cittadinanza dal suo antagonista, seguite da suggerimenti a suo avviso idonei a scongiurare la grave perdita per la comunità caiatina, che peraltro ricalcano quanto appena previsto dal comitato “ad hoc”:
Ecco cosa scriveva il Sindaco pro-tempore di Caiazzo nel febbraio 2016 in merito al trasferimento della Caserma Carabinieri (vedi foto). Abbiamo creduto che il problema era stato risolto, ad un anno di distanza ecco il trasferimento a Ruviano.
Ciò nonostante ribadisco e ribadiamo la completa disponibilità a voler sostenere qualsiasi iniziativa concreta supportata da atti e non da chiacchiere che la Giunta Comunale ed il Consiglio vogliano intraprendere.
Mi permetto, interpretando anche il pensiero di altri di dire che, oggi non c’è più tempo c’è la necessità di ritornare dal Prefetto con atti deliberativi, come è stato promesso di fare nei mesi scorsi.
Atti concreti che si traducono in: 1) Delibera di Giunta o Consiglio Comunale di impegno al pagamento del fitto in sostituzione del Ministero del Interno; 2) Determina, Delibera di Giunta o Consiglio, di impegno alla ripresa dei lavori del centro servizi (ex macello), completamento del primo lotto con i finanziamenti già in possesso del Comune (circa 500.000 euro) e data di consegna della Caserma con i primi alloggi; 3 ) Delibera di Giunta o di Consiglio di assunzione di mutuo presso la cassa Depositi e Prestiti, inizio e fine lavori del secondo lotto ovvero alloggi per i militari.
Tutto è fattibile in 8 giorni… per le opere 6 mesi e la Caserma è realizzata. Buona serata a tutti.
(Stefano Giaquinto – Lettera Aperta – Archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web© Diritti riservati all’autore)