Caiazzo. Operaio va in pensione: Comune ‘fuori servizio’ per gran parte della mattinata!
Spettabile Redazione, approfitto della nuova opportunità che date a tutti di inserire direttamente un articolo sul nostro sito preferito per segnalare un caso a dir poco scandaloso, mentre si combatte l’assenteismo nella pubblica amministrazione, verificatosi oggi (lunedì 6 marzo) al Comune di Caiazzo, dove di buon mattino mi sono recato per ottenere un certificato di cui avrei avuto bisogno già venerdì ma non avevo potuto ottenerlo perché verso mezzogiorno, mi dissero, non era ora di questo, invitandomi a tornare lunedì.
Cosa che quindi ho fatto abbastanza presto, proprio per evitare altre sorprese…
Invece… quando sono andato al Comune, mi è sembrato di andare al cimitero: silenzio tombale con uffici chiusi al pian terreno, senza che nessuno si vedesse per tanto tempo, stessa situazione al piano superiore finché, uscendo dall’ascensore, nell’avvicinami all’Aula Consiliare, si sentivano applausi e auguri, come poi ho mi è stato riferito, rivolti a un operaio che andava in pensione.
Mi è toccato pertanto andarmene senza poter ottenere quel documento, sperando di poterlo avere almeno mercoledì, poiché già mi è stato detto che il martedì “neanche è cosa”…
Orbene, con tutto rispetto per tutti e in particolare per il neo pensionato, vorrei far notare a tutti i (tanto per dire) responsabili che questa si chiama interruzione di pubblico servizio e come tale andrebbe perseguita legalmente…
Andrebbe perché, come hanno fatto notare altre persone che avevano avuto lo stesso problema, anche l’ufficio della Polizia Municipale era stato chiuso, evidentemente perché anche tutti gli addetti avevano deciso di partecipare alla festa.
Non uno straccio di avviso sulle porte dei vari uffici, nulla che potesse in qualche modo rassicurare l’utenza, come me disperata ma costretta ad arrangiarsi, altro che buon vivere qui si tratta piuttosto di tira a campare.
Voglio sperare che il Sindaco, il Segretario Comunale e chiunque altro sia preposto voglia indagare sull’argomento, accertare se è (come è) tutto vero, ed avviare quindi una bella inchiesta interna, per poi prendere i dovuti provvedimenti nei confronti di quanti probabilmente hanno scambiato il pubblico ufficio per un passatempo, ignari o peggio strafregandosene dei problemi di noialtri cittadini e contribuenti.
Vi prego solo di non pubblicare le mie generalità e neanche la email dalla quale vi scrivo, che peraltro non è mia, per buona prudenza, in quanto non mi sorprenderebbe essere perseguito come se alla fine il responsabile, anzi irresponsabile, fossi stato io.
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