Caiazzo. Comune, piano urbanistico: l’avvocato Mastroianni invoca la condivisione delle scelte
Decisamente opportuno il richiamo dell’ex ‘braccio destro’ del sindaco Tommaso Sgueglia, avvocato Giovanni Mastroianni (consigliere comunale indipendente da quando non ne ha più condiviso la linea politica) dal quale invoca la condivisione degli indirizzi programmatici inerenti il Piano Urbanistico Comunale, che, proprio in difetto di tali intese, ha determinato il tracollo di ben più accreditate e numerose amministrazioni sin dai tempi del compianto sindaco Giuseppe Cervo, quando lo strumento urbanistico locale era denominato Piano Regolatore Generale:
Lettera aperta al Sindaco e alla Giunta Comunale sulla condivisione del PUC.
Egr. Sig. Sindaco e membri della Giunta Comunale, come più volte ribadito anche prima delle mie dimissioni da Assessore all’Urbanistica (Settembre 2016) ho sempre invocato la necessità di intraprendere l’iter di adozione del P.U.C. attraverso la massima partecipazione di tutta la cittadinanza.
Su tal punto tutti sembrano essere stati sempre d’accordo ma, ad oggi, non posso che registrare come questo percorso di confronto non sia stato ancora concretamente avviato.
In effetti pare che ancora non siano stati esposti gli indirizzi programmatici al Tecnico comunale, neanche all’indomani della conclusa procedura selettiva per l’affidamento degli incarichi a progettisti e professionisti di settore.
E intanto il tempo passa e la scadenza di Luglio 2017 è praticamente alle porte, dopodiché decadrà anche il Piano di Fabbricazione.
Allora questo è il momento di incontrarci tutti e decidere quale sviluppo e quale impulso vogliamo dare alla nostra Caiazzo nel momento della scelta amministrativa e programmatica più delicata che un’avventura politica possa affrontare.
Fare gli incontri con tutta la cittadinanza vuol dire far emergere le migliori vocazioni territoriali possibili perché tutto ciò che confluirà nel PUC detterà lo sviluppo della nostra cittadina per decenni e tutto quello che non si farà alla luce del sole rischierà di diventare interesse occulto che cerca in ogni modo di insidiarsi e di affermare anche ciò che non dovrebbe essere considerato.
Oggi possiamo, anzi dobbiamo decidere se vogliamo svoltare con la valorizzazione delle eccellenze eno-gastronomiche privilegiando le scelte speculari all’agricoltura d’eccellenza o se vogliamo (Dio ne scansi) cedere alla speculazione edilizia fine a sé stessa.
Se vogliamo valorizzare i borghi rurali delle Frazioni o lasciarli implodere su se stessi.
Se vogliamo individuare dove meglio poter allocare le zone produttive e le specifiche infrastrutture o se ci vogliamo affidare alla lotteria del caso, o meglio, del caos, che diventa inevitabilmente matrice di scelleratezze degne di una roulette russa.
Se vogliamo privilegiare uno sviluppo edilizio e residenziale che sia pienamente compatibile con le esigenze paesaggistiche e storiche che Caiazzo reclama o se vogliamo andare alla “buona” e arrecare così danni irreversibili.
Se insomma vogliamo rendere Caiazzo ancora più bella, vivibile e viva o se vogliamo lasciare una impronta scialba e incolore, sicuramente inadeguata allo splendore di questi posti che abbiamo ereditato dai nostri antenati e che così non avremo l’onore di salvaguardare.
Non so perché ancora nulla pare muoversi, neanche dall’ultimo Consiglio Comunale del 27 Dicembre scorso, quando, alle mie reiterate richieste di partecipazione fu risposto dalla maggioranza di “Caiazzo Bene Comune” che a breve si sarebbe appunto tenuto un primo incontro pubblico per (finalmente) partire tutti assieme nell’adozione delle migliori prospettazioni urbanistiche possibili.
Però a quasi due mesi da quel Consiglio Comunale ad oggi nulla è stato programmato o quanto meno comunicato.
Allora non attendiamo più: iniziamo a parlare di PUC con tutti i cittadini e con le realtà economiche e sociali che rendono la nostra città sempre straordinaria, sempre più Caiazzo.
Anche se partiremo da posizioni differenti e contrastanti sapremo superare ogni divergenza se anteporremo ad ogni singolo interesse l’amore che proviamo per la nostra meravigliosa Città.
Io credo che, almeno nel caso PUC siamo ancora in tempo ma bisogna rompere gli indugi ed iniziare a volare alto.
Attendere oltre significherà sprecare un’altra straordinaria occasione di crescita comune e collettiva.
(Avv. Giovanni Mastroianni – Consigliere Comunale Indipendente – Lettera Aperta – Archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web© Diritti riservati all’autore)