Roccamonfina. Pro Loco: vertici individuati da politicanti tesi solo al proprio tornaconto?
Pro Loco “roccana”: dopo anni ancora si assiste al via vai di presidenti eletti con metodi discutibili.
Corsa al “trono” della Pro Loco di Roccamonfina, ma negli anni pochi sono stati i presidenti che hanno operato per contribuire alla crescita turistica del paese.
Nonostante il sodalizio sia stato oggetto di indagini da parte dei magistrati che si stanno occupando del processo a carico dell’ex sindaco di Roccamonfina, a quanto è dato sapere,per somme richieste all’imprenditore Angelo Grillo, a favore della Pro Loco di Roccamonfina, i soci dell’Associazione, come altre volte, scelgono taluni personaggi al comando che poi, messi alla prova, hanno dimostrato la sveltezza non nel lavorare ma nello scappare.
All’interno della Pro Loco di Roccamonfina, dopo il periodo splendido della Piedi-Grotta, si è creata una casta pari a quella politica se è vero che i soliti noti erano coloro che decidevano chi dovesse essere il Presidente.
Nel corso degli anni, anche se le amministrazioni sono cambiate, la casta della Pro Loco ha continuato a governare nel senso che, vox populi, qualche occulto “manovratore” ha preferito sempre agire sotto banco, ha fatto di tutto e di più.
Con le scorse elezioni amministrative, l’intervento degli elettori ha messo fine alla casta politica in quanto è stato eletto un sindaco giovane, che sta cercando di dimostrare la sua valenza intellettuale e gestionale e non certamente l’ambiguità che fa di un politico un fanfarone, ma quella della Pro Loco continua ad essere presente visto che nel suo organigramma figurano sempre gli stessi.
Come mai, se l’associazione Pro Loco roccana non riesce a mietere successi, i responsabili del direttivo vengono sempre confermati: forse nell’ambito delle elezioni del direttivo si utilizza la metodologia dei voti gestiti?
Chi ha assistito a delle “riunioni” della Pro Loco ha fatto sapere dell’intervento di chi, asserendo che non potesse farsi una riunione tra tutti gli iscritti e consentendo agli stessi di proporsi alla carica di presidente, perché a detta di lui nessuno partecipa, “mister Pro Loco” ha dato il via ai telefonisti che, con frasi indicative, hanno recuperato voti per il suo beniamino che, di concerto con gli altri, scelti preventivamente, hanno formato il direttivo-appendice della “casta”.
Ma come mai nel piccolo comune montano sono nate tante caste? Forse la colpa e della popolazione? Forse è stata dei politici locali? Forse è stato il vulcano dormiente?
La colpa di questo stato di fatto, che ancora oggi impedisce la crescita turistica di Roccamonfina, va ascritta a coloro che hanno scelto persone a ricoprire incarichi istituzionali o prestigiosi per il loro tornaconto elettorale e non per il bene del paese.
Ogni volta che un inetto viene scelto per qualsiasi incarico, l’economia del Comune retrocede con tutti gli svantaggi che ne conseguono.
L’appello allora è per i cittadini di Roccamonfina: abbattete la casta della Pro Loco, con la nascita di un sodalizio composto da comitati, associazioni, circoli ed altro.
Solo così contribuirete al vero cambiamento, in attesa che gli organi competenti facciano luce su alcuni risvolti.
(Anna Izzo – Comunicato Stampa – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)
