Caiazzo. Acqua potabile: condotta ‘manipolata’ in seguito a penuria idrica ‘pilotata’ da un assessore per favorire un opificio?
Fa “il paio” con la notizia, pure recente, di manipolazioni alla rete idrica,
chissà quanto casualmente, il grido di appello disperato di una contribuente caiatina che ha denunciato, attraverso la pagina facebook del gruppo “Idee e Proposte per Caiazzo” oltre che su quella personale del sindaco Tommaso Sgueglia, circostanze che, ove mai accertate, dovrebbero indurre lo stesso primo cittadino a denunciare un componente del proprio esecutivo che, a quanto sembra evincersi dal documento, di seguito riportato testualmente, si sarebbe prodigato per favorire gli interessi di un opificio, a discapito di quelli degli altri cittadini, evidentemente interferendo in modo indebito perfino perfino coi funzionari comunali preposti al disbrigo di determinate procedure, sempre a quanto sembra evincersi dalla seguente denuncia “notturna”:
… Sono le 00.18 di lunedì 5 settembre. sino tornata a casa alle 20 dopo aver passato una giornata in ospedale.
Fino ad ora non ho potuto fare una doccia: credo che dovrò aspettare intorno alle 2 affinché abbia una portata d’acqua sufficiente ad accendere lo scaldino per potermi lavare.
Le sembra normale tutto ciò?
Premetto che questa situazione va avanti da mesi.
Nel frattempo le perdite d’acqua non si aggiustano e inoltre potenziamo la portata d’acqua ad un caseificio poco lontano da me facendo passare i tubi nella mia proprietà, avendo dato l’autorizzazione all’assessore competente (omissis) e ricevendo dalla stessa promessa che si sarebbe risolto il mio problema.
Cosa che non è avvenuta.
E, come si dice a Napoli, abbiamo fatto “cornuto e mazziato”.
Con questa situazione avreste dovuto obbligare il caseificio ad adoperare acqua di pozzo trattata e non acqua potabile.
A questo punto esigo che la sig. (assessora, ndr.) rispetti ciò che ha promesso.
La mia famiglia paga le tasse per tutto, più di tanti altri, e credo di non vivere in un paese del terzo mondo.
Attendo notizie in merito.
Inevitabile il conseguente “tam-tam” mediatico, fatto di insinuazioni, accuse, illazioni e sarcasmo:
Nella Città bel Buon Vivere la Piazza Porta Vetere, guarda, osserva è Legge.
Il grido disperato dei cittadini resta inascoltato dagli amministratori locali, continui disservizi nella fornitura idrica.
Ma ora dal profilo FB una denunzia vera e propria scritta da una cittadina postata su ”Idee e Proposte per Caiazzo”.
Nonostante già da giorni si lamenta di tale disservizio di cui ne è a conoscenza dei fatti il Sindaco poiché già postato giorni fa sul suo profilo FB.
La Signora fa nome e cognome dei responsabili comunali che non potranno mai dire IO NON SAPEVO: i fatti esposti dalla Signora rasentano la legalità, ove mai fosse accertato che un Assessore Comunale vada a richiedere autorizzazioni, ci sarebbe un probabile reato.
Signore Sindaco non dovrebbe essere il Responsabile dell’Ufficio ad avere ed ottenere l’eventuale autorizzazione di cui parla la Signora?
Per quale motivo si sta favorendo un cittadino a discapito di altri cittadini? tutto a regia politica?
La Piazza vi racconta ciò che altri non raccontano e ciò che accade alla spalle dei cittadini, questo e l’inizio.
Nella Città del Buon Vivere questa è la vivibilità: cittadini costretti a fare a meno di potersi fare una doccia, lavare i panni?
Tutto per favorire qualcuno?
A quanto letto pare di sì.
Cliccare sulle foto per accedere al post sulla pagina facebook del gruppo e su quella personale del sindaco
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