Caiazzo. Atti indisponibili, Comune a rischio scioglimento: già chiesto al prefetto dalla minoranza
Torna alla carica con crescente veemenza la minoranza, capeggiata dall’ex sindaco Stefano Giaquinto, nell’imminenza di un civico consesso da tenere durante il week end, con una richiesta ufficiale di sciogliere il Comsiglio comunale, già inviata al prefetto di Caserta anche perché il Sindaco e la sua maggioranza, non del popolo caiatino, ancora una volta certifica la propria incapacità amministrativa nonostante l’apporto dell’ ultima nomina di personaggi che si mostrano come “Mister Bricò” ovvero tutto fare, ma evidenziano l’incapacità ad amministrare l’Ente Comune, violando la legge nelle procedure amministrative che mettono a rischio lo scioglimento stesso del Consiglio Comunale.
Nonostante il vicesindaco Cerreto, delegato al Bilancio, per anni ha cercato di dare lezioni agli amministratori, ma alla prima occasione, ha dimostrato quanto inutile sia la propria capacità amministrativa, ottenendo ostinatamente dal Presidente del Consiglio Comunale, Raffaella Sibillo, che certo non brilla per le sue capacità di amministratore pubblico, la convocazione di un Consiglio Comunale senza averne a disposizione gli atti della discussione, contrariamente anche al parere del Responsabile Finanziario, come meglio si evince dal testo della nota in questione:
OGGETTO: MANCATA MESSA A DISPOSIZIONE DEI CONSIGLIERI DI OPPOSIZIONE DEGLI ATTI DEL CONSIGLIO COMUNALE CONVOCATO PER IL GIORNO 30.07.2016
Egr. Sig. Prefetto di Caserta, Palazzo della Prefettura Piazza Vanvitelli – 81100 CASERTA,
i Consiglieri Comunali di opposizione del gruppo “Uniti per Caiazzo”, Geom. Stefano Giaquinto, dott. Di Sorbo Antonio, avv. Patrizia Merola, dott. Ponsillo Antonio, sottopongono alla sua attenzione quanto segue:
-il giorno 27.07.2016, (tre giorni prima del Pubblico Consesso, come previsto dal regolamento comunale) a seguito della convocazione del Consiglio Comunale fissato per il 30 luglio p.v., si sono recati presso la Casa Comunale e più segnatamente, presso l’ufficio segreteria, per prendere visione delle proposte di deliberazione e di tutti gli atti connessi e consequenziali alla Pubblica Adunanza, allorché, in presenza del Segretario Comunale, hanno verificato che taluni atti di consiglio non erano stati messi a disposizione dei Consiglieri, ed altri addirittura non erano stati predisposti, specificamente proposta di delibera per il riequilibrio di bilancio, schema di convenzione della tesoreria comunale, verbali seduta precedente, proposta di delibera e regolamento sugli impianti sportivi.
A seguito della predetta constatazione chiedevano con nota prot. n. 6960 del 27.07.2016 (cfr. All. cit.) una specifica attestazione che veniva rilasciata dalla locale Polizia Municipale con nota prot. n. 6964 del 27.07.2016 ( cfr. All. Cit.).
Tale omissione rappresenta una grave violazione che inficia tutti gli atti del Consiglio, invalidandone ogni consequenziale provvedimento.
All’uopo si rappresenta che l’art. 41 del Regolamento del Consiglio e delle Commissioni, recependo le direttive del TUEL, espressamente prescrive: “nessuna proposta può essere sottoposta a deliberazione definitiva del consiglio se non è stata depositata entro i termini (…Omissis…) corredata da tutti i documenti necessari per consentirne l’esame. I consiglieri hanno diritto di consultare gli atti d’ufficio richiamati o citati negli schemi di deliberazione depositata e dei relativi allegati”.
Tale omissione, rende impossibile agli scriventi, Consiglieri di opposizione, lo svolgimento delle funzioni politico-amministrative e pertanto merita di essere sanzionata e/o censurata con il conseguente scioglimento del Consiglio Comunale, in ragione della probabile impossibilità ad approvare il riequilibrio di bilancio entro il termine perentorio del 31 luglio.
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